Il timore di subire persecuzioni religiose ha spinto Ismail Mohamed Didi, un controllore di volo maldiviano di 25 anni, a impiccarsi sul posto di lavoro. Secondo quanto scrive Minivan News, Didi stava cercando asilo politico all’estero, dopo che gli amici gli avevano voltato le spalle per aver espresso le sue convinzioni in materia di religione e dopo che la società aeroportuale per cui lavorava aveva aperto un’inchiesta. La Costituzione delle Maldive obbliga tutti i suoi cittadini a professarsi musulmani; dal canto suo la legge islamica prevede la condanna a morte per gli apostati. Poco più di un mese fa un altro ateo, Mohamed Nazim, dopo essere stato arrestato aveva ritrattato la sua apostasia (cfr. Ultimissima del 5 giugno).
Maldive: ateo si suicida per timore di persecuzioni
43 commenti
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a ancora c’è chi va in vacanza in un posto come quello?
boicottare subito!
concordo pienamente
+100000
Maldive cancellate dalla carta geografica! Beh, questo forse è un po’ troppo, ma mi chiedo come mai l’ONU e gli USA si prodighino in sanzioni contro vari paesi e ignorino situazioni come queste… Forse perché mancano gli interessi economici?
Le maldive non hanno risorse interessanti…. L’ONU se ne fregano
mica stanno per finire sott’acqua?
@Kaworu
Confermo: http://www.corriere.it/esteri/09_ottobre_07/maldive-governo-sotto-acqua-cambiamenti-climatici_d7445012-b33e-11de-b362-00144f02aabc.shtml
Sembrero’ pure cattivo, ma alla luce delle news su Ismail, faccio il tifo per il surriscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacci! 👿
cosa vuoi farci? Alle Maldive, a quanto pare, c’è solo l’ignoranza su cui è possibile speculare, ma è monopolio religioso…
Verrebbe da dire: incredibile! E invece, purtroppo è perfettamente credibile.
La cosa che fa incavolare, e non poco, è che se Ismail si fosse proclamato cristiano la sua morte avrebbe avuto i titoli di apertura sui telegiornali vaticaliani.
Invece no. Era ateo. E nessuno, a parte noi che frequentiamo le ultimissime UAAR, e gli amici cui ne parleremo, saprà mai nulla della sua morte.
loro sono soliti issare i cadaveri di tragedie come queste, sul loro stendardo per farsi passare meglio come vittime.
A chi potesse interessare:
http://it.wikipedia.org/wiki/Dichiarazione_islamica_dei_diritti_dell'uomo
Al di là del facile idealismo, mi chiedo come sia possibile una vera integrazione degli islamici nelle società di stampo occidentale. Credo piuttosto che loro ritengano di poter integrare NOI nel loro sistema di credenze. Ritengo OTTIMO che l’UAAR spinga anche sul tasto dell’Islam, non é solo dai baciapile nostrani che dobbiamo difenderci.
Giustissimo. E certa sinistra si dovrebbe svegliare e smetterla di difendere sempre e a prescindere i paesi del terzo mondo islamici.
E certa gente dovrebbe smetterla di inventarsi inesistenti difese “sempre e a prescindere” dei paesi islamici da parte della sinistra. Attendo di leggere qualche dichiarazione pro-teocrazia da parte di esponenti di sinistra. Poi contiamo quanti sono, e quanto sono rappresentativi de “la sinistra” nel suo complesso.
è orripilante quella dichiarazione…
E intanto i nostri “amati” media continuano a parlare delle persecuzioni isalmiche contro i cristiani, mentre le persecuzioni contro gli atei, evidentemente, sono considerate atti di serie b, meno degne di attenzione.
in italia le vittime sono solo i cristiani, preferibilmente cattolici (talvolta capita che siano cattolici “perseguitati” da altri cristiani).
sempre e comunque, indipendentemente da quel che fanno.
ormai dovrebbe esser palese…
@ Near
Le persecuzioni contro gli atei non fanno notizia. Le persecuzioni contro i cattolici danno sempre un pretesto per sbattere in prima pagina il loro santo padre e i suoi azzeccatissimi commenti…
E c’è chi va in vacanza alle Maldive! Per appoggiarne l’economia?
In questi stati talebani è impossibile dirsi libero di pensare in modo critico, ciò costa la vita e anche il solo esprimere perplessità e disappunto è un sintomo che ti cataloga come potenziale dissidente.
Che tragico paradosso viveva Ismail Mohamed Didi: una vita d’inferno in un paese paradisiaco. Laddove mancano i diritti umani e civili questo è il destino di chissà quanta gente, purtroppo.
paradisiaco per i turisti, infernale per chi ci abita.
Che gli Atei e gli Agnostici di tutto il pianeta, BOICOTTINO LE VACANZE SU QUELLE ISOLE!
e che boicottino anche l’italia dove le cose per quelli come noi atei e simili non vanno poi tanto meglio…
Dai, qui nessuno minaccia di impiccarti ad una gru se dici di essere ateo. Nessuna azienda apre un inchiesta interna se ti professi non credente.
Concorde sul fatto che siamo messi piuttosto male, ma probabilmente problemi relativi al tuo ateismo, li hai solo se lavori in un ospedale ciellino. 😉
Quanto piacerebbe al Vaticano……………………….
Quel pover’uomo era un Individuo che sperava di poter prendere una decisione individuale. Questo nell’ islam non solo non è contemplato, ma semplicemente il fatto non può esistere.
Nell’Islam il diritto va inteso come diritto della comunità (Umma), non della persona.
Per questa ragione la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo non è riconosciuta in molti paesi che applicano la Legge islamica. La ragione è che l’Islam ha una concezione dell’individuo e della comunità che è incompatibile con la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Per questo i paesi islamici hanno elaborato una loro propria Dichiarazione islamica dei diritti dell’uomo. (http://www.faithfreedom.org/Articles/Ohmyrus30816.htm)
Quindi non deve più essere la chiesa cattolca la prima preoccupazione, ma deve essere l’ islam, soprattutto per l’ UAAR che riunisce gente che per gli islamici andrebbe semplicemente uccisa (o dovrebbe suicidarsi come ha fatto Ismail Mohamed Didi).
Beh, se parliamo della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), quella della corte di Strasburgo che ha preso in mano il riicorso del crocefisso, è stata firmata da tutti gli stati europei tranne due: la Bielorussia e la Città del Vaticano.
Quest’ultima però in caso di necessità manda avanti i suoi vassalli, a cominciare dall’Italia…
L’Islam non è stata presa molta in considerazione negli ultimi anni anche per il fatto che non ha mai rappresentato un pericolo per la laicita come lo puo essere il cattolicesimo in questo paese . Pero bisogna informare sempre sulla sua pericolosita, anche per l’Italia nel futuro
fino ad oggi, lo scontro sui diritti si è sempre svolto tra le miriadi di influenze vaticane e cattoliche.
ultimamente, le comunità islamiche italiane cercano di far sentire la propria voce e tra queste alcune più estremiste (o semplicemente più organizzate) iniziano a porre sempre più richieste.
prima che la situazione diventi insostenibile, è necessario che lo stato diventi realmente laico.
sappiamo perfettamente come la pensa il vaticano sulla questione:
“diamo diritti a tutte le religioni secondo loro numerosità, purchè la nostra sia privilegiata, insegnata nelle scuole e mantenuta in numero sempre più elevato.”
questo rende due volte pericoloso l’islam.
in questo modo non solo dovremo dare concessioni su costruzioni di moschee e simili, ma magari ci troveremmo ad avere dei calendari diversi per rispettare il ramadan (magari proprio i corsi di nuoto, per fare un esempio preso da articoli recenti).
di contro, il vaticano tenterà di imporsi sullo stato italiano per avere sempre più fedeli, e lo farà cercando di diventare una presenza fissa e costante nell’istruzione, nella sanità, nell’organizzazione statale. molto più di quanto non faccia già ora.
se non facesse così, infatti, non sarebbe capace di mantenere il primo posto nello stato che considera “terra propria”.
e tutti noi sappiamo che una religione non dura se mancano i soldi.
se non riusciamo a rendere l’italia un paese davvero laico, ogni cittadino diventerà come un osso conteso da un branco di cani.
Uno non impedisce l’altro . E lo dico da persona impegnata da tanti anni a informare sul pericolo della religione musulmana ….
La religione dovrebbe essere un fatto privato e non un fatto pubblico. Chi poi incapace di gestirsi preferisce farsi fuori per dare ragione a qualche fanatico irragionevole, sbaglia due volte e fa un favore a quell’altro.
parola di dio… dicono
parlare di “incapacità di gestirsi” mi sembra limitativo
un conto e’ subire, da ateo o agnostico, condizionamenti e vessazioni in Italia, e ci sono casi anche gravi
un altro e’ quello che si puo’ subire in un paese in cui e’ obbligatorio professarsi musulmani, quando l’islam prevede la morte dell’apostata: il condizionamento per Ismail Mohamed Didi sembrava essere cominciato con l’emarginazione dei conoscenti e una inchiesta del datore di lavoro, ma la prospettiva non era rimanere a tali livelli
Infatti. Sarebbe finita con arresto, tortura e una bella morte in pubblica piazza.
Posso capire perchè questo pover’uomo si sia suicidato.
“I maldivesi sono fieri della loro omogeneità religiosa” lamentava Ismail nelle e-mail. Niente di peggio di una mentalità illiberale radicata nell’opinione pubblica E nelle leggi dello stato. Il pensiero unico elevato a simbolo nazionale.
pensate come sarebbe suonato meglio il titolone “cristiano suicidato alle maldive“… oggi il papa, dalla sua finestrella, avrebbe certamente esortato le sue pecore a resistere alle persecuzioni anticristiane che flagellano il mondo e altri pistolotti del genere… 🙄
Boicottare le Maldive?
Mi fate una mappa dei posti accessibili dove non ci siano leggi o religioni che non ci “infastidiscano”?
Andiamo in America….. nooooooo.
In Cina………..noooooooo.
Paesi arabi………noooooo.
Asia………noooooo.
Ah, restano Groenlandi, Nuova zelanda e qualche altra isoletta, forse.
Non è un po’ troppo restittivo?
la Luna!
la nuova zelanda l’è piena di fia!
da segnalare l’assurdità di una Costituzione, ispirata alla laicità, che alle Maldive obbliga invece l’individuo ad essere musulmano…
purtroppo andrebbe cancellato dalla carta geografica il 95% del territorio, perché questa è la situazione in gran parte del mondo, ed anche in italia gli atei non vengono arrestati od uccisi, ma sicuramente vengono penalizzati in ogni momento della vita.
Nullità
I musulmani presenti in Italia ( dico : quelli praticanti ) non hanno nessun interesse alla sparizione del crocefisso nelle scuole ed edifici pubblici . Chi dice che si toglie i crocefissi nelle scuole per rispetto degli allunni stranieri è uno sciocco . A loro non interessa per niente se si toglie il crocefisso . Cosi essendo, sara molto più semplice imporre i loro simboli e usi quando saranno numerosi .
lo so, è uno dei (tanti) motivi per cui non essere neutrali alla questione crocifisso negli edifici pubblici